IL BLOG DIDATTICO

Sono dell'idea che un blog non sia solamente un luogo virtuale dove poter pubblicarei propri scritti, idee ed opinioni personali, per discuterle con altri lettori più o meno occasionali; una vetrina dove mostrarsi in un'attività perlopiù autoreferenziale, ma possa essere anche uno spazio utile alla didattica collaborativa, se si parte dall'idea di coinvolgere liberamente chi vi accede, in particolare gli studenti, su argomenti di loro interesse e su quelli che possono suscitare curiosità o provocare le loro emozioni e il loro senso critico.
Prof.ssa Angelica Piscitello

ALZA LE VELE LA NAVICELLA

E' il BLOG didattico costruito per gli alunni delle classi: IV B-VB-VA-VE dell'ISTITUTO SUPERIORE "Danilo Dolci" di Partinico (PA).
Sarà piacevole accoglier qui i vostri commenti su argomenti che hanno a che fare con la didattica dell'Italiano e della Storia.
Trova spazio, nel nostro Blog, anche l'attualità, con
i commenti alle notizie tratte dai quotidiani: PROGETTO "IL GIORNALE IN CLASSE"!
Aggiungete i vostri commenti! Scrivete nelle varie rubriche, per un dialogo didattico che si avvale della partecipazione di coloro che avvertono l'urgenza di esprimere pareri, opinioni, mozioni, punti di vista e dare contributi concreti alla crescita della comunità civile, attraverso lo scambio dialettico e il confronto su temi e problemi attuali.
Il mio grazie a tutti i partecipanti!
Prof.ssa Angelica Piscitello

domenica 18 ottobre 2009

PROGETTO CULTURA DEL TERRITORIO CLASSE V B

PROGETTO di TERZA AREA CULTURA DEL TERRITORIO: "PARTINICO E DINTORNI"

COMPITO DI WEBQUEST

MATERIALI PRODOTTI DAL GRUPPO 1:

STORICI, ARTISTI, LETTERATI.

Le devozioni popolari, costituiti da riti e tradizioni che i nostri padri ci hanno trasmesso, oltre ad essere espressione di profonda fede religiosa, per i piccoli centri del nostro territorio rappresentano anche importanti momenti culturali e di aggregazione che ogni comunità attende per un anno intero.
Le immagini che riporto, riguardano la NOVENA di Natale, cantata e suonata da un piccolo gruppo di musicisti nelle cappellette votive di Borgetto (PA).


Presenti il gruppo-classe di V B, guidato dai docenti Giuseppe Nobile e Angelica Piscitello, in ambito del Progetto di Terza Area "Partinico e dintorni".

NOVENA di Natale, dicembre

2009-2010.

6 commenti:

  1. UN PO' DI STORIA:Il monte Jato

    Nell'area montana ad Ovest di Palermo vi è il Monte jato.
    Nel corso degli anni, grazie a degli scavi archeologici, gli studiosi hanno scoperto dei resti di una città chiamata IETAS O IETAE, abitata dagli Elimi nel VI sec a.C...
    Sono gli elementi urbani quelli che oggi vi mostrerò su questo documento:
    Il GRANDE TEATRO, che poteva ospitare fino a 45.000 spettatori domina l'Agorà, luogo centrale della vita cittadina.
    Sono anche visibili i resti del PICCOLO SANTUARIO dedicato ad Afrodite che si trova nezza zona di scavo occidentale e rappresentava nell'antichità un luogo sacro.
    La valle dello Jato è il cuore della viticoltura...
    E' una risorsa per i paesi di San Giuseppe Jato e San Cipirello, perchè molti agricoltori posseggono vigneti e producono vino di qualità, come il " nero d'avola" e il " catarratto".

    Sonia Vaglica

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  2. Nel 1855 tre uomini camporealesi trovarono una grossa pietra dove vi era raffigurata la Madonna che teneva fra le mani un manto con i suoi peccatori. Così incominciarono a costruire una cappella per accogliere la reliquia sacra. Dopo un paio di mesi venne edificato un Santuario più grande sulla rocca che domina Camporeale. Nel 1910 il tempio crollò e la pietra venne trasferita nella Chiesa di SANT'ANTONIO. Nello stesso anno iniziarono i lavori per la ricostruzione del nuovo Santuario che ebbe termine nel 1920, ma tutto questo grazie all'interessamento di Vito Sacco che raccolse i fondi necessari per l'acquisto del materiale. Infine nel 1930 il tempio fu corredato da una bella gradinata dalla quale si può ammirare il panorama e tutti i paesi dintorni. Cucchiara Sonia

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  3. CULTURA E TRADIZIONE: FESTA DI SAN GIUSEPPE A BORGETTO
    La festa di San Giuseppe è una delle tradizioni più sentite e apprezzate dagli abitanti di Borgetto.
    La denominazione “Borgetto” (burgettu in siciliano) è stata presa dalla parola araba ‘burg' o dalla parola greca “burgos,” tutti e due le parole significano “torre” o “castello.”
    Borgetto è un piccolo paesino della provincia di Palermo che conta circa 6.000 abitanti.
    La festa più amata dai paesani è quella di San Giuseppe. Il motivo fondamentale che spinge molte famiglie di questo paese a seguire la tradizione che si ripete da secoli tutti gli anni, è la “promisione” o promessa fatta a San Giuseppe.
    Per questa festa, per grazia ricevuta, i paesani allestiscono degli altari, imbanditi di ogni sorta di cibo e bevande, con il caratteristico pane che “troneggia” ai piedi dell’altare su cui domina la statua o il quadro di San Giuseppe.
    Alla mensa vengono invitati tre bambini che rappresentano la Sacra Famiglia alle quali vengono offerti, come ringraziamento al Santo le provviste alimentari che circondano l’altare, vestiti, soldi…
    I preparativi per allestire la mensa iniziano mesi prima e vengono eseguiti dalle donne della famiglia e dai comparenti e dai vicini. Questi preparativi devono essere terminati entro il 18 marzo, data in cui le mense vengono visitate da gente che viene da fuori a cui vengono offerti pezzi di pane fatto in casa con olive, ma anche dolci.
    Invito tutti a partecipare alla festa, Borgetto accoglie anche con le “cassatelle” e “buccellati” offerti dal Comune a tutti i visitatori.
    Caterina Leto 5B

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  5. SALVATORE GIULIANO

    E' stato un bandito e indipendentista siciliano, capo di un gruppo di separatisti le cui gesta ebbero luogo a partire dalla fine della seconda guerra mondiale.
    Fu accusato della strage di Portella della Ginestra del 1947, presso Piana degli Albanesi (PA), contro duemila lavoratori, in prevalenza contadini, riunitisi per manifestare contro il latifondismo ed a favore dell'occupazione delle terre incolte.
    Dopo questa ed altre "imprese", Giuliano divenne personaggio scomodo, probabilmente anche per coloro che lo avevano utilizzato e protetto non escludendo che a sparare non siano stati solo gli uomini di Giuliano
    Operò ancora per alcuni anni in contesti sempre più ristretti, prima di essere trovato ucciso a CASTELVETRANO nel 1950... Gaspare Pisciotta lo proteggeva, accusato dell' omicidio fu ucciso in carcere, avvelenato, prima di rendere la sua testimonianza sulla strage di "PORTELLA DELLA GINESTRA"... In sua memoria è stato girato un film intitolato "SALVATORE GIULIANO".


    La gente del paese di Montelepre,in particolare quella anziana, ricorda ancora oggi Salvatore Giuliano come un uomo che voleva liberare la Sicilia dalla politica corrotta e voleva aprire gli occhi ai giovani che venivano allettati con false prospettive di facili guadagni...

    Ma in realtà le cose non stanno proprio così perchè, studiando la Storia, noi sappiamo che Giuliano si è fatto manipolare dai politici del tempo e ha compiuto lui e la sua banda orribili delitti.

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  6. Cenni Storici: Grisì

    Grisì, frazione di Monreale, conta circa 1.000 abitanti. Non conosciamo l'origine e il significato del nome "Grisì", né esiste una etimologia certa di questa parola. Un'ipotesi non del tutto priva di fondamento è quella che fa derivare il nome "Grisì" dal greco krysòs = oro che, nel periodo bizantino, sarebbe diventato grysòs e, quindi, Grisì, cioè "terra d'oro", ossia "terra fertile e ricca".
    L'origine del centro risale all'incirca all'anno 1767.
    Dai paesi vicini venivano a lavorare in questo territorio contadini che, per rendere meno dura la loro vita, pensarono di stabilirvisi.
    Nacque così una piccola masseria che a poco a poco si ampliò e diventò un centro abitato intorno a "u bagghiu", in seguito chiamato Chiasso Riccobono.
    Sembra, tuttavia, chi il territorio di Grisì fosse abitato già in tempi molto più antichi.
    Tra gli episodi più indicativi possiamo ricordare l’assalto alla caserma di Bellolampo il 26 dicembre 1945, da parte del bandito Salvatore Giuliano e della sua banda, dopo un violento combattimento, in quell’occasione vengono occupati i locali predando munizioni ed armi.
    Il 29 dicembre i carabinieri con un blitz, sostenuto da polizia ed esercito, fecero irruzione in un campo d’istruzione per militanti, in località Caltagirone, gestito dai banditi ma riuscirono a scappare. Furono uccisi in quell’irruzione tre carabinieri, due soldati ed un civile.
    Lo stesso giorno, Totò Giuliano e la sua banda assalta la caserma dei Carabinieri di Grisì in quel tempo era ubicata nella oggi Piazzeta Vittorio Emanuele in un edificio ora ricostruito vicino all'attuale ufficio Postale,dove adesso sorge im monumento in onore dei caduti nella battaglia.
    ALESSANDRO DI NOTO VB

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